Cucinare è un’attività davvero utile nel percorso di riabilitazione del paziente, in quanto coinvolge tutti i canali sensoriali (tatto, olfatto, gusto, vista e udito), aspetti cognitivi come la programmazione, la scelta, il dosaggio, ricordi passati e memorizzazione, aspetti socio-affettivi come la collaborazione, la motivazione e la partecipazione di gruppo, aspetti percettivo-motori, il tagliare, sminuzzare, impastare, ecc…
Il lavoro di cucina, per questi motivi consente di perseguire differenti obiettivi e finalità:
mantenere le capacità cognitive residue
stimolare la coordinazione motoria
stimolare le abilità visuo-percettive
incrementare i livelli motivazionali ed accrescere il sentimento di autostima
favorire la collaborazione e l’adattamento comunitario